Vorremmo valorizzare la natura sociale della nostra specie così come ebbe modo di affermare John Donne: «Nessuna persona è un’isola» (1624).La psiche umana, intesa come insieme di processi consapevoli ed inconsapevoli e come risorsa fondamentale per la costruzione e la conservazione delle relazioni sociali, si è evoluta allo scopo di mantenere gli individui all’interno di gruppi per cui le connessioni sociali rappresentano la condizione necessaria per il buon funzionamento della psiche stessa.Alla base di questa tendenza c’è il bisogno di appartenenza al gruppo che necessita non solo di avere una certa ripetitività di contatto con altri individui per poter essere soddisfatto quanto della stabilità di tali relazioni.Come ci spiega John T. Cacioppo, influente psicologo e neuroscienziato americano, le connessioni sociali sono essenziali per la salute umana ed il cervello è l’apparato designato a mantenerle e svilupparle e, come abbiamo detto, i bisogni della nostra psiche sono primariamente sociali (difficile, infatti, immaginare una vita senza connessioni con gli altri).Le relazioni rappresentano l’ossigeno di cui abbiamo necessariamente bisogno per sopravvivere, “per sentirci pienamente noi”.Per realizzare come la mancanza di connessioni sociali sia di grave nocumento alla salute basta appellarsi ai risultati delle ricerche di Julianne Holt-Lunstad (professoressa di psicologia e neuroscienze alla Brigham Young University – USA) e dei suoi collaboratori, che evidenziano che l’influenza della presenza o assenza di connessioni sociali sul rischio di morte è paragonabile all’effetto di altri fattori di rischio ben conosciuti come il fumo e il consumo di alcolici, e supera abbondantemente l’influenza di quelli come l’inattività fisica, l’obesità o la qualità dell’aria del luogo in cui si vive (Cornelius et al., 2012).Marcello Monsellato,Capitolo 7, Emozioni e cuore. Cardiologia Integrata (M.Fioranelli, L.Speciani, Ed. Tecniche Nuove)Presentazione UNIMARCONI 2 marzo 2023
Author: Massimo Fioranelli
https://www.massimofioranelli.comIl Dott. Massimo Fioranelli si laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, nell’aprile del 1984 e, nel maggio dello stesso anno, consegue l’abilitazione all’esercizio professionale. Iscritto all’Ordine dei Medici di Roma e Provincia dal luglio 1984. Nel luglio del 1989 consegue, con lode, la specializzazione in Medicina Interna alla II Università degli Studi di Roma di “Tor Vergata”. Segue nel 1993 la specializzazione, sempre con lode , in Cardiologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma. Oggi è a capo del Centro di Cardiologia e Medicina Integrata nella Casa di Cura Villa del Rosario